MAR - ARGENTIERA IN AR
Un ex borgo minerario, che si affaccia sul mare della Sardegna: un luogo arido e selvaggio, per questo molto
affascinante, con una storia sospesa fra le viscere della miniera e la superficie. E’ qui, nel Nord dell’isola,
che ha preso vita il MAR - Miniera Argentiera: il primo museo minerario a cielo aperto in realtà aumentata. Un
“museo liquido e aperto” che mette in dialogo spazi pubblici e privati, chiusi e aperti e che racconta in modo
inedito quest’area nel Comune di Sassari tutta da scoprire. Un percorso artistico caratterizzato da opere
murarie di grandi dimensioni in paste up art, allestite su edifici abbandonati, che ancora custodiscono le
tracce di un tempo e di vite ormai passate: quelle dei minatori e delle loro famiglie che qui hanno vissuto.
Opere di forte impatto visivo, che vogliono colpire il visitatore, invitandolo ad andare oltre, grazie alla
realtà aumentata: un’esperienza multisensoriale in grado di creare un racconto artistico, in cui voci, gesti
quotidiani e animazioni digitali riportano alla luce le memorie degli abitanti dell’Argentiera. Per valorizzarne
la memoria storica e identitaria, fra tradizione e innovazione, con l’obiettivo di coinvolgere ed emozionare.
Un progetto partito nel 2019 e proseguito anche nel 2020, grazie alla collaborazione fra Bepart e l’associazione
culturale Landworks, che per dargli corpo hanno realizzato due edizioni della residenza artistica “Argentiera in
AR”. Un’esperienza che ha condotto otto artisti - fra animatori digitali, illustratori, registi e scenografi - a
immergersi in questo luogo unico tra osservazione, scoperta del patrimonio umano e culturale custodito nei musei
del territorio, nonché tramite l’ascolto delle testimonianze dirette della popolazione locale. Nel corso delle
residenze, Bepart ha fornito la formazione e il supporto tecnico per la produzione dei contenuti aumentati. Alle
residenze hanno preso parte: Andrea Zu Zucchetti, Milena Tipaldo, Adolfo di Molfetta, Francesco Clerici,
Francesca Macciò, Federica Bosco, Riccardo Massironi e Rocco Venanzi.