Oltre lo sguardo

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Abitare lo spazio con occhi nuovi. Tre opere in realtà aumentata ci invitano ad andare oltre lo sguardo.

Un percorso immersivo in cui cinema, arti visive e performative si fondono e si trasformano in esperienze aumentate.
All’interno di CULT!, spazio vivo e in continua trasformazione, i linguaggi si contaminano dando vita a nuove narrazioni collettive.

 

Tre opere in realtà aumentata ci invitano ad andare oltre lo sguardo:

 

  • Stiamo perdendo la poesia. In un camino-boccascena alcuni soggetti delle opere di Mino Marra si raccontano attraverso il teatro d’ombra. Un elogio all’arte e al pensiero di un membro importante di questa comunità cittadina. Opera di Gabriele Genova

 

  • Oroscopio. Sin dal XVII secolo lanterne magiche circolavano in Europa accanto a lunari e almanacchi. Scienza, ottica e astrologia erano parte di un sistema di pensiero olistico chiamato Magia Naturalis. Come diceva Leonardo da Vinci: “la scienza dell’astrologia nasce dall’occhio, perché mediante quello è generata”. L’ opera riproduce il meccanismo del fenachistoscopio, dispositivo ottico ottocentesco messo a punto per animare disegni sequenziali e ingannare l’occhio. Opera di Niccolò Beretti

 

  • #menefregodimorirereloaded. Risignificazione in chiave satirica dell’affresco che pone l’attenzione sulle similitudini dell’epoca narrata e la contemporaneità, e sui rischi della crescente corsa al riarmo. Opera di Mira Videoart

Bergamo, Palazzo delle Libertà

Arte Pubblica

Tecnologia utilizzata

Bepart

Credits

All’interno di CULT!, spazio vivo e in costante trasformazione, cinema, arti visive e performative si intrecciano e si contaminano, dando vita a nuove narrazioni collettive. La mostra Oltre lo sguardo si configura come un laboratorio aperto, capace di riattivare lo spazio pubblico attraverso linguaggi ibridi, digitali e partecipativi.

Tre opere in realtà aumentata, fruibili gratuitamente tramite smartphone con l’app Bepart, trasformano l’architettura del Palazzo delle Libertà in una scenografia narrativa, interattiva e immersiva:

🔸 Stiamo perdendo la poesia – di @gabrielegenova
Nel Foyer dell’Auditorium, le figure delle opere di Mino Marra prendono vita attraverso il teatro d’ombre, in un omaggio poetico all’arte e al pensiero di un protagonista della comunità cittadina.

🔸 Oroscòpio – di @nicdueo
Nella Sala dell’Orologio, si attiva un affascinante viaggio visivo tra astrologia e ottica, ispirato al fenachistoscopio, un dispositivo ottocentesco che animava sequenze disegnate per ingannare l’occhio. Una riflessione visiva sulla Magia Naturalis, dove scienza e mistero si fondevano.

🔸 #menefregodimorirereloaded – di @mira_videoart (Alessandra Atzori e Milena Tipaldo)
Nell’Atrio Libertà, l’affresco originale viene reinterpretato in chiave satirica e attuale, mettendo in luce i parallelismi tra i drammi del passato e le contraddizioni del presente, in particolare la crescente corsa al riarmo.